Chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti
Sorta a Corti di Costa Volpino, immersa nella quiete delle colline bergamasche, la Chiesa di Sant’Antonio Abate rappresenta un notevole esempio di architettura religiosa contemporanea. La Chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti non è solo un luogo di culto, ma anche un importante punto di riferimento culturale e sociale per gli abitanti. Scopriamo qualche informazione in più su questo gioiello architettonico.
Costa Volpino (BG): Chiesa di Sant’Antonio Abate
Costruita per sostituire l’antica sede parrocchiale in collina, la chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti rappresenta un notevole esempio di architettura religiosa contemporanea. La sua storia affonda le radici nel 1507, quando la comunità di Corti si separò dalla parrocchia di Sant’Ambrogio di Qualino per costituirsi autonoma. L’antica chiesa, situata nella parte alta del paese, venne ricostruita nel 1848 da Giuseppe Pellini. Tuttavia, con l’espansione demografica del XX secolo, l’edificio si rivelò inadeguato alle esigenze della comunità.
Nel 1960, l’architetto Luigi Cottinelli fu incaricato di progettare una nuova chiesa nella parte bassa del paese, all’interno del nuovo centro residenziale sorto lungo la via Nazionale.
La costruzione della chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti ebbe inizio nel 1971 e si concluse due anni dopo, nel 1973. L’edificio, realizzato interamente in cemento armato, si distingue per la sua semplicità e linearità. La pianta rettangolare è caratterizzata da un’intelaiatura a paraste abbinate che sorreggono pannelli prefabbricati in cemento armato, disposti secondo un modulo ben definito. Anche la copertura segue un criterio modulare, con l’utilizzo di travi precompresse.
L’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti riflette i principi del Concilio Vaticano II, con uno spazio unitario e luminoso che favorisce la partecipazione attiva dei fedeli. Le preziose vetrate policrome istoriate, opera della scultrice camuna Franca Ghitti, impreziosiscono l’ambiente e narrano storie bibliche: sulla sinistra i Sette giorni della creazione, sulla destra le Sette piaghe dell’Apocalisse. Il presbiterio, situato sul lato lungo della chiesa, si apre con tre arcate e ospita al centro l’altare maggiore, a sinistra il fonte battesimale e a destra il tabernacolo. Alle spalle dell’altare, una suggestiva vetrata di 90 metri quadrati cattura lo sguardo e apre la vista verso un incantevole giardino, creando un’atmosfera di quiete e armonia.
Sulla fronte della chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti si ammira una suggestiva iconostasi moderna, realizzata nel 2006 da Paola e David La Fede. Sei icone, disposte a formare una composizione armoniosa, raffigurano figure e scene sacre di grande importanza per la tradizione cristiana: al centro domina l’immagine di Cristo Pantocratore, circondato da scene che narrano la sua vita e la sua resurrezione. A sinistra troviamo la Natività, il Battesimo di Cristo e la Crocifissione, mentre a destra sono rappresentate la Risurrezione, l’Apparizione sul lago di Tiberiade e la Pentecoste.