Chiesa di San Defendente, Solto Collina
Nel territorio di Esmate a Solto Collina sorge la Chiesa di San Defendente. Un intreccio di sentieri si snoda tra la rocca di Castro e Solto Collina, invitando gli amanti del trekking a immergersi nella bellezza della natura bergamasca.
Eremo di San Defendente
Un intreccio di sentieri si snoda tra la rocca di Castro e Solto Collina, invitando gli amanti del trekking a immergersi nella bellezza del paesaggio lacustre. Tra questi, il sentiero CAI 565 C ripercorre antichi tracciati d’altura, conducendo i passi dei viandanti verso un punto d’eccezione: la cima del Monte San Defendente, a 674 metri d’altezza nel territorio di Esmate.
Qui, dove la natura regna sovrana, si erge la chiesa omonima, custode di una vista mozzafiato. Lo sguardo spazia dal lago d’Iseo, abbracciando Lovere, Monte Isola e la sponda meridionale, fino a posarsi sulla Corna Trentapassi, l’imponente montagna che domina la sponda bresciana.
Per questo motivo, San Defendente rappresenta uno dei luoghi più amati di Solto Collina, non solo come luogo ideale per fare trekking ma anche per la festa che si ogni la prima domenica di luglio.
Tuttavia, per gli amanti delle passeggiate e della natura, che vogliono visitare e raggiungere la Chiesa di San Defendente, consiglio di intraprendere il “Sentiero da Esmate alla Chiesa di San Defendente“, un percorso semplice e suggestivo che vi condurrà attraverso boschi e panorami mozzafiato fino alla cima del monte, dove potrete ammirare la chiesa e godere di una vista spettacolare sul lago d’Iseo. Il sentiero, adatto a tutti, è lungo circa 2,3 km e richiede circa 40 minuti di cammino.
Sin dal 1574, documenti attestano lasciti destinati alla costruzione o al rinnovamento della chiesa di San Defendente. Nei secoli, la sua custodia è stata affidata a laici che dimoravano nella struttura annessa all’edificio.
La chiesa presenta un’orientazione canonica, con la facciata rivolta a ovest e il presbiterio a est, inglobato nelle strutture residenziali. Sul lato destro si ergono il campanile e la sacrestia.
La facciata di questo edificio si distingue per quattro robusti pilastri realizzati in conci bugnati di arenaria di Sarnico, che delimitano l’ingresso principale. Ai lati della porta, troviamo due finestre divise in tre parti, richiamando lo stile del prospetto della Chiesa di San Rocco a Riva di Solto. Si ipotizza che in passato questa struttura fungeva da portico, offrendo riparo e accoglienza ai viaggiatori di passaggio.
Varcando la soglia della chiesa di San Defendente, ci troviamo immersi in un’atmosfera di sobria eleganza. L’interno, spoglio di orpelli superflui, presenta una navata coperta da un tetto ligneo e un presbiterio sovrastato da una volta a botte.
Al centro della navata spicca l’unico altare, realizzato in marmo nero di Riva e impreziosito da intarsi policromi e da una predella risalente al Seicento. Un’opera d’arte purtroppo scomparsa è la pala che un tempo arricchiva l’oratorio: una tela raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Defendente e Francesco, realizzata nel 1632 su commissione della famiglia Foresti e recentemente trafugata.
Nonostante il furto della pala, la chiesa di San Defendente conserva un fascino particolare, emanando un’aura di quiete e spiritualità che invita alla riflessione e alla preghiera. L’austera bellezza dell’architettura e la preziosa testimonianza dell’altare in marmo nero ci rimandano indietro nel tempo, offrendoci un assaggio della ricca storia di questo luogo sacro.