Torre Lantieri

Torre Lantieri

La Torre Lantieri sorge a Paratico come un faro nella storia, un’imponente testimonianza del passato medievale che domina il paesaggio circostante. La sua figura slanciata e austera, caratterizzata da un’altezza uniforme su tutti i quattro lati, racconta di un’epoca fatta di battaglie e assedi.

Le sue mura, ancora oggi intatte, ci parlano di un’epoca in cui la sicurezza era una necessità e la torre svolgeva un ruolo fondamentale nella difesa del territorio. Le sue pietre, disposte con cura in file regolari, ci riportano indietro nel tempo, a un’epoca in cui l’architettura era espressione di forza e ingegno.

Ma la Torre Lantieri non è solo un monumento storico: è un museo a cielo aperto. Le sue linee semplici ed eleganti, impreziosite da piccole monofore con arcata a ogiva e dallo stemma della famiglia Lantieri, ne fanno un esempio emblematico dell’architettura medievale lombarda. Un simbolo di Paratico, un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono conoscere e apprezzare le sue ricchezze culturali.

Castello Lantieri, Paratico

Il Castello Lantieri conosciuto come la Torre Lantieri sorge sulla sommità di una collina a sud di Paratico (BS). La Torre Lantieri non è altro che un’imponente fortezza che un tempo dominava lo sbocco dell’Oglio dal lago d’Iseo e controllava le vie verso la pianura e la città di Bergamo.

Edificato dalla famiglia Lantieri tra il XIII ed il XIV secolo, probabilmente su resti preesistenti, il castello oggi si presenta come un affascinante rudere che racconta storie di un passato glorioso.

La Torre Lantieri si caratterizza per una cinta muraria irregolare di forma rettangolare, che racchiude al suo interno i resti di diverse strutture. L’accesso originario avveniva attraverso un portale con arco a sesto acuto, difeso da una torre quadrata situata nell’angolo sud-est. All’interno del recinto si ergeva un mastio, elemento centrale del castello, circondato da edifici adibiti a residenza e ad attività militari. All’interno del castello, addossati al lato settentrionale delle mura, si trovano due edifici ben distinti: una torre in pietra dall’aspetto imponente e un palazzetto rettangolare più basso.

La torre o Castello Lantieri, con la sua pianta quasi quadrata di circa 10 metri di lato, doveva raggiungere un’altezza ragguardevole di quasi 15 metri, articolandosi su ben quattro piani. Un vero e proprio gigante che si ergeva a dominare il panorama circostante. Per gli amanti della natura e delle passeggiate, consigliamo di visitare anche il Sentiero Verde dell’Oglio, un percorso suggestivo che si snoda lungo il fiume Oglio, offrendo paesaggi incantevoli e opportunità di svago all’aria aperta.

Accanto alla torre, un palazzetto a due piani, suddiviso in due ambienti e caratterizzato da porte leggermente ogivali in pietra di Sarnico, rivela una datazione posteriore rispetto alla torre stessa. Un’aggiunta più recente che ha arricchito il complesso fortificato nel corso del tempo.

Al piano terreno della Torre Lantieri, l’ingresso è caratterizzato da due porte ad arco incorniciate da eleganti modanature in arenaria. Tra di esse, una finestra quadrata si apre come un occhio sul panorama circostante, offrendo una suggestiva vista sul mondo esterno.

L’accesso alla torre è volutamente misurato: nessun’altra apertura, a eccezione di una feritoia sul lato opposto alle porte, permetteva la comunicazione con l’esterno. Questa feritoia, simile a un piccolo occhio silenzioso, serviva da punto di osservazione per scorgere eventuali nemici in avvicinamento.

Descrizione interna della Torre Lantieri, Paratico

Al primo piano della torre, due grandi aperture, poste esattamente al centro, catturano l’attenzione. Sembrano più porte che semplici finestre, forse un tempo dotate di un ballatoio ligneo esterno che permetteva l’accesso a un balconcino. Sul lato nord, invece, si aprono tre finestre strombate: due simili tra loro e una terza, al centro, dotata di un balconcino esterno. Tra le finestre del lato sud, si intravede la traccia di un camino semicircolare, un tempo elemento essenziale per riscaldare l’ambiente.

Salendo al secondo piano, si ritrova lo stesso schema di aperture, con la differenza che le due grandi aperture sul lato sud sono chiaramente finestre.

Le ampie aperture del primo piano, insieme al balconcino e alle tracce del ballatoio, ci suggeriscono l’idea di uno spazio un tempo vivace, adibito forse a ricevere ospiti o a godere della vista panoramica. Il camino semicircolare, seppur in rovina, ci ricorda l’importanza del focolare per la vita quotidiana degli abitanti della torre.

L’ultimo piano della torre si erge verso il cielo, coronato da grandi merli che un tempo delimitavano due ampie aperture rettangolari su ciascun lato. Queste aperture, sostenute da un solido tetto a quattro falde, offrivano una vista panoramica mozzafiato sul territorio circostante.

La struttura dell’ultimo piano richiama alla mente quella della vicina torre Lantieri, ancora oggi ben conservata. Questa somiglianza ci suggerisce un possibile legame architettonico tra le due torri, forse costruite da maestranze comuni o ispirate a un medesimo progetto.

Il pianterreno della torre Lantieri, avvolto in un alone di mistero, doveva ospitare un ambiente suggestivo: un soffitto a volta a botte, probabilmente caratterizzato da una botola che lo separava dai piani superiori. Questa botola, accessibile tramite una scala esterna, rappresentava un varco segreto, un passaggio nascosto che permetteva di raggiungere i piani superiori in modo discreto.

L’altezza di questo piano, come quella degli altri, era di circa 4,5 metri, conferendo all’ambiente un’ampiezza e una luminosità notevoli.

Un documento risalente al 1279 rivela la presenza di un fossato che circondava le mura del castello, un elemento fortificativo che accentuava la sicurezza del complesso e ne accresceva l’imponenza.

Verso la fine del Quattrocento, la dimora era ancora abitata da vari membri della famiglia Lantieri, che ne detenevano la proprietà. Tuttavia, già nel secolo successivo, il castello iniziò a subire un declino inesorabile. Il passaggio dei Lanzichenecchi nel 1521 segnò un punto di svolta: la fortezza, indifesa e ormai priva di presidi, venne di fatto abbandonata.

Nonostante l’abbandono, il castello Lantieri a Paratico (Iseo), non ha perso il suo fascino e la sua aura di mistero. Ancora oggi, tra le sue rovine, si respira un’atmosfera densa di storia e di suggestioni.

Una leggenda locale, priva di riscontri documentali ma tenacemente tramandata nel tempo, narra che intorno al 1311 il castello abbia ospitato un illustre ospite: il sommo poeta fiorentino Dante Alighieri. Si ipotizza che durante questo soggiorno, Dante abbia trovato ispirazione per alcune delle sue opere immortali, tra cui la Divina Commedia.

Che sia vera o meno, questa leggenda contribuisce ad arricchire il patrimonio storico e culturale del castello Lantieri, intrecciando la realtà con il fascino della fantasia. Un luogo che invita a sognare e a perdersi tra le tracce del passato, sussurrando storie di cavalieri, dame e letterati.

Oggi, il castello Lantieri, pur nelle sue rovine, rimane un simbolo della storia e della cultura locale. Un monito a custodire la memoria del passato e a valorizzare la bellezza di un luogo unico e suggestivo.